Sonia Bonifacio

SONIA BONIFACIO
Presentarsi:non sembrerebbe, ma non è la cosa più facile del mondo. Se si evidenziano i propri pregi si risulta arroganti, se invece si evidenziano i difetti, si può dare l’idea di essere insicuri. Non potendosi percepire il tono della voce e la postura del corpo è impegnativo carpire quello che c’è dietro le parole. Fortunatamente la spontaneità compensa tutto questo. Mi chiamo Sonia Bonifacio, potrei essere definita una delle più “vintage” del gruppo, vivo a Siena praticamente da quando sono nata e ho 2 figli che adoro, anche se mi fanno ammattire. Nella mia vita ho fatto le cose più disparate, sia a livello di mestieri che di esperienze: fino a poco dopo aver avuto il mio secondo figlio lavoravo alle Poste, un lavoro che rimpiango un po’ per certi versi, ma che per la maggior parte dei motivi sono contenta di aver lasciato; ero classificata come “Impiegata” in una serie di mansioni che di impiegatizio avevano ben poco… Successivamente i lavori sono stati variegati: dalla addetta al check -in aeroportuale, alla rilevatrice statistica e molti altri,abbastanza lontani da quello che avrei voluto fare. Probabilmente, anzi sicuramente, molte delle cose che dirò potranno sembrare incomplete o banali, il fatto è che io e questa macchina non ci conosciamo ancora abbastanza perchéle possa raccontare cose troppo personali… forse quando saremo più in confidenza… Scherzi a parte mi piacciono molto i libri, tendenzialmente mi piacciono la saggistica e la letteratura.Provo un’insofferenza profonda per le file, avete presente alla posta, al supermercato, in banca ecc…? Ecco: quei momenti interminabili li detesto, mi snervano. Ed è paradossale se si pensa che quando collaboravo con certe associazioni esortavo la gente a stare più in fila possibile, forse vi era un qualche istinto vendicativo o karmico non so… Se dovessi evidenziare la mia caratteristica principale direi che è la tenacia, sono molto ferrea e decisa su quelle che sono le mie idee ed i miei pensieri, ho un fortissimo senso della giustizia, sto sempre attenta a non fare torti a nessuno, contemporaneamente divento una belva se me ne fanno. Sono sempre stata una frana dal punto di vista della tecnologia, fondamentalmente perché non ero preparata ad un suo così repentino sviluppo negli ultimi anni, a dir la verità da quando ho iniziato quest’esperienza sono talmente motivata che ho una voglia pazzesca di migliorarmi soprattutto da questo punto di vista, ho una grande convinzione di superare quelli che fino a poco tempo fa sono stati dei limiti. E’ un po’ difficile da dire, ora, se questo corso potrà migliorarmi da tutti i punti di vista su cui mi piacerebbe progredire, ma penso dipenda da me. Generalmente metto tutta me stessa in ciò che faccio: eventi, associazioni, lavoro, politica, per cui sarò semplicemente coerente e prenderò da quest’esperienza tutto ciò che ha da darmi,nonsolo a livello didattico ma anche a livello umano. I compagni di corso a volte possono essere una sorprendente ispirazione per nuove idee. Ho conosciuto un sacco di persone nella mia vita, e da molte ho tratto spunti, alcuni avevano un’idea precisa di cosa avrebbero fatto per il resto dei loro anni, e alcuni di loro hanno realizzato quei progetti. Altri ci si sono avvicinati, altri ancora ci hanno rinunciato o li hanno cambiati in qualcosa che ora li rende più o meno felici. La maggior parte delle persone più interessanti e soddisfatte che conosco invece tutt’ora non sa che fare per il resto della propria vita e rimbalza da un’esperienza all’altra, alla ricerca di una svolta che forse stanno già vivendo. Per quanto mi riguarda credo che queste persone siano lo specchio del mondo, siamo in un momento di confusione generale, è inutile raccontarsi storie, la stragrande maggioranzadelle gente pensa che la crisi abbia tagliato anche i sogni e non a caso ora si vedono orde di persone a prescindere dall’età che cercano quella che può essere chiamata una “stabilità” senza rendersi conto che quest’ultima è un concetto morto e sepolto. La vita non è diversa dalla camminata sulla corda, vai sempre avanti ed ogni passo falso può farti inciampare. Che futuro prevedo per la società in genere? Siamo come i nostri genitori, o progenitori, ogni civiltà ha la sua nascita, il suo apice e la sua decadenza, noi non siamo diversi. Dalle ceneri della civiltà che stiamo vivendo risorgerà un gruppo di persone che hanno capito quanto sia importante formarsi, migliorarsi, adeguarsi ad un mondo che cambia ad una velocità spaventosa, io voglio essere una di queste persone. Potrei andare oltre, ma direi che così è più che sufficiente, per il resto sono una persona da scoprire.

2 commenti:

  1. Spero di poterlo scoprire presto anche se so già che sei una donna meravigliosa alessandro

    RispondiElimina
  2. Aspetto un commento in risposta alessandro

    RispondiElimina