Claudia Cenni

E' sempre difficile parlare di me, specie se devo farlo tramite tastiera e computer.; Posso dire di non essere abituata a questa forma “un po' più seria”. Ho quasi 21 anni, e per l'età che ho credo di aver già avuto abbastanza esperienze (anche se devo dire brevi) di tutto ciò che accade dopo che lasci il “tetto materno” delle superiori e ti affacci a quella che è la vita reale. Diplomata al corso “Igea” dell'istituto tecnico-superiore “Roncalli-Sarrocchi , parto subito in quarta con la mia nuova vita universitaria, credendo che Giurisprudenza e sopratutto “essere un futuro avvocato divorzista” fosse davvero la mia natura. Scopro che non è così nel momento in cui preferisco delle buone chiacchiere al bar con i miei “colleghi” piuttosto che appunti, lezioni e sopratutto esami. Nel momento in cui mi dico “ok Cla, adesso devi davvero metterti sotto” arriva una telefonata che mi apre una nuova strada: lascio tutto per entrare nel tanto temuto mondo del lavoro. Impiegata contabile in una piccola officina meccanica, dove le mansioni che dovevo svolgere erano infinite e molto automatiche, ripetitive anzi ma non era davvero quello che mi buttava giù moralmente. La cosa più terribile era stare 8 ore chiusa in un ufficio da sola. Per me, che parlo anche con i muri e le penne era una tragedia, ma infondo era solo per un piccolo lasso di tempo della giornata, e il lavoro che svolgevo mi piaceva davvero, mi appassionava. Ma come tutte le più belle avventure tutto è terminato una bella mattina di maggio, quando il mio adorato titolare ha esordito con “mi dispiace tantissimo ma, mia figlia si è appena laureata evorrebbe venire a lavorare qui.” Penso proprio di non dover aggiungere altro. Dopo questa esperienza (che comunque considero fondamentale nonostante come sia finita) eccomi qui a scrivere questa breve presentazione di me stessa come esercitazione all'interno di un corso BOOST.
Non sono assolutamente il tipo di persona che si butta giù quando qualcosa va male, cerco sempre un gancio a cui potermi appigliare per non cadere (anche perchè insomma, cadere davvero a 20 anni è difficile). Nuove esperienze e continui cambiamenti sono ciò che mi tengono in vita e fanno si che essa non sia mai, come dire, noiosa. Credo di dover dire grazie alla musica se ho questa mentalità, cantare per 10 anni mi ha aiutato ad essere quella che realmente sono oggi. Nel momento in cui sali su un palcoscenico devi trasformarti, lasciare tutte le paure che hai e tirare fuori la vera grinta, il vero carattere per trasmettere quante più emozioni puoi, altrimenti le persone che hai davanti non ti considerano; Stessa cosa si deve fare nella vita, a mio parere. Dovrei aggiungere che sono una matta, instancabile e sempre a giro e sopratutto super chiacchierona ma tanto ve ne sarete accorti tutti.

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